Verità o diritto? “Avvocato di difesa” di Michael Connelly
Bjarne Melkevik, « Verità o diritto? “Avvocato di difesa” di Michael Connelly », traduit par Silvia Visciano, dans Agata C. Amato Mangiameli et Guido Saraceni, dir, Il diritto nella letteratura: una antologia, coll. « Quaderni 8 di Teoria del diritto e dello Stato, Rivista Europea di Cultura e Scienza Giuridica », Rome, Aracne Editrice, 2012, 183.
Tra il costruito ed il costruibile, il giurista ricerca la giustizia sciogliendo le diverse opposizioni, quelle che, ad esempio, si danno tra l’individuale e l’universale e tra il concreto e l’astratto. Il diritto, infatti, prescrive, ma la lettera della legge, perché possa essere applicata, deve prima essere interpretata: ogni cosa, semplice o complessa, va letta ed ogni lettura, oggettiva o soggettiva, può destare controversie e disaccordi. Per di più, l’interpretazione giuridica – a differenza di quella filologica – non è semplicemente mera riflessione su una cosa pensata in un preciso momento, ma è piuttosto un contenuto, una volontà incontinua evoluzione che risponde a nuove necessità, a nuove condizioni e a nuove questioni giuridiche. Qui, proprio qui, letteratura e diritto si intrecciano. I miti e i grandi archetipi della letteratura ci parlano dell’origine e del destino del diritto. Mosè, Eschilo, Sofocle: dalla consegna delle tavole della legge all’invenzione della giustizia e poi ancora alla ribellione della coscienza.
Ce contenu a été mis à jour le 5 novembre 2015 à 12 h 40 min.